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Trasformare le PMI italiane: uno degli obiettivi del Next Generation UE

Next generation UE per le PMI

Le piccole e medie imprese (PMI) sono quelle che hanno sofferto maggiormente gli effetti negativi determinati dalla pandemia. Si tratta di un problema da non sottovalutare, considerando che le PMI italiane rappresentano la colonna portante del paese.

È in questa prospettiva che ha deciso di operare l’Unione Europea tramite la creazione del Next Generation UE. 

Cos'è il Next Generation UE?

Il Next Generation UE è un piano di ripresa approvato nel luglio 2020 dal Consiglio europeo al fine di sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia di COVID-19. Esso copre gli anni 2021-2023, rilanciando l’economia attraverso investimenti nell’economia verde e nel digitale. I fondi saranno erogati attraverso 390 miliardi di euro di sovvenzioni e 360 miliardi di euro in prestiti a lunga durata. 

La pandemia ha mostrato come la digitalizzazione sia un fattore fondamentale per le imprese: non a caso l’e-commerce è stato l’unico settore in crescita! È per questo motivo che le PMI italiane devono attivarsi per una digital transformation, aggiungendo il canale digitale nella propria offerta.

 

La digital transformation delle PMI italiane

È evidente, soprattutto a seguito degli accadimenti determinati dalla pandemia, la consapevolezza all’interno delle aziende di attivare processi digitali. Sono due i fattori scatenanti che hanno portato le PMI a orientarsi al digitale:

  • Smartworking: adottato dal 58% delle PMI;

  • E-commerce: il commercio elettronico ha rappresentato il canale principale di vendita, alternativo a quello fisico.

È possibile raggiungere una crescita della produttività attraverso la digital transformation, grazie all’automatizzazione dei processi e dei flussi di lavoro. Le aziende che digitalizzano i propri fattori produttivi hanno la possibilità di ottenere dati e informazioni di clienti e dello stato dei propri macchinari in tempo reale, permettendo di agire tempestivamente.