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Pmi alla sfida digitale, Simest mette sul piatto 1,2 miliardi

piano nazionale di ripresa

La digitalizzazione delle Pmi è un argomento molto importante e sentito nell’insieme delle attività volte alla recovery dello stato italiano. Da tener conto, in particolare, che all’attualità il livello in base all’indice DESI europeo, colloca la nazione al di sotto della media europea. Nonostante gli sforzi e i progressi fatti durante la pandemia, attraverso gli sviluppi degli eCommerce e la diffusione dello Smart Working, sono ancora molti i passi da compiere.

La transizione digitale attraverso il fondo 394

Grazie al fondo 394 di Simest, si è riaperto questo strumento destinato al supporto della transizione digitale di quelle imprese a vocazione internazionale. 1,2 miliardi di cui 400 milioni a fondo perduto per accedere a quegli interventi finalizzati alla digitalizzazione, ossia alla dotazione di hardware, software e servizi che possano migliorare l’esperienza di lavoro.

Tutto questo inteso come lo sviluppo e l’incremento delle vendite tramite eCommerce, migliorie nell’organizzazione del lavoro e formazione di personale qualificato. Si è giunti al punto in cui la digitalizzazione delle Pmi è diventata una prerogativa dello sviluppo economico nazionale. 

Come accedere al finanziamento

Le domande possono essere presentate a partire dal 28 ottobre alle ore 9.30, quando verrà pubblicamente aperto il Portale operativo. Tutta la modulistica è già consultabile e scaricabile per inviare il tutto firmato digitalmente. Questo bando fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è la svolta nel mondo della digitalizzazione delle imprese in quanto consentirà uno sviluppo equo e sostenibile, volto a garantire una crescita continuativa.

Per questo gran parte dei fondi verranno indirizzati alle imprese del Sud Italia, per contribuire a colmare il divario con il resto dello Stato. Il fondo 394 è l’inizio di una serie di iniziative che Simest ha in programma per far riprendere la situazione nazionale ed arrivare a livellarsi con gli altri paesi dell’Unione Europea.